Le radici di Cosenza si perdono nel lontano 600 a.c. dove
i Brettii si erano insediati sul colle Pancrazio. Nell'antichità
era nota come l'Atene della Calabria, perché sede della Accademia
Cosentina e ha dato i natali nel 1508 al filosofo Bernardino Telesio,
primo pensatore non-aristotelico e perciò detto "Primo degli Uomini
Nuovi". Il dialetto cosentino ha la personalità per ambire a descrivere
la letteratura cosiddetta alta. Tra i poeti dialettali spicca Michele
De Marco, in arte Ciardullo e dal figlio (ora residente a Milano)
Ciccio De Marco. Lo spirito goliardico dei poeti in lingua è stato
ripreso negli ultimi anni da alcuni siti internet cosentini.
I principali poli dell'attività teatrale cosentina sono il
teatro di tradizione, dedicato ad Alfonso Rendano, e il Teatro Stabile
d'Innovazione della Calabria Centro Rat - Teatro dell'Acquario.
A Cosenza operano inoltre gruppi attivi nel campo dell'informatica
come il CSLUG, l'HackLab Cosenza e un' associazione culturale di
retrocomputing, VerdeBinario. Da pochi anni è stata creata una grande
struttura, denominata Città dei Ragazzi, che prevede numerose attività
rivolte ai più piccoli suddivise in quattro diversi edifici, gli
"scrigni" (ludoteca, laboratori, municipio, comunicazione e spettacolo,
più uno Spazio Verde). Il centro, insieme alla Biblioteca dei Ragazzi
e ad alcune ludoteche, è il risultato delle politiche giovanili
intraprese dalle ultime amministrazioni. È inoltre in fase di realizzazione
un Planetario il cui progetto è curato dall'architetto Antonio Monestiroli,
preside della facoltà di Architettura Civile del Politecnico di
Milano. La città è generalmente associata all'Università della Calabria,
giovane ateneo di medio dimensioni a carattere residenziale: in
realtà esso si trova ad Arcavacata di Rende. Il corso principale
della città, Corso Mazzini, è diventato da poco isola pedonale ed
ospita adesso una galleria d'arte "en plein air", il Museo all'aperto
(abbreviato in Map o a volte, Mab, dove l'ultima lettera ricorda
il nome del suo ideatore).
Si tratta di una serie di sculture di artisti di calibro
internazionale donate alla città da un facoltoso collezionista (Carlo
Bilotti, cosentino residente in Florida). Il percorso, che ingloba
anche alcune sculture già presenti e quindi estranee alla donazione,
inizia in Piazza dei Bruzi e termina in Piazza Bilotti (già Piazza
Fera) ed al momento è possibile ammirarvi, tra gli altri, i Bronzi
di Sacha Sosno, la Grande Bagnante di Emilio Greco, San Giorgio
e il Drago di Salvador Dalì, Ettore e Andromaca di Giorgio De Chirico,
Il Cardinale di Giacomo Manzù, quattro Paracarri e la Bifrontale
di Pietro Consagra.
È stata altresì annunciata la collocazione del Lupo della
Sila di Mimmo Rotella, recentemente scomparso, la cui originalità
è stata messa in discussione da un'interrogazione al Sindaco del
Consigliere Comunale Sergio Nucci.
-Galleria Nazionale Palazzo Arnone
-Galleria Nazionale
Il centro storico di Cosenza è degno d'essere visitato. Dalla
fontana dei 13 canali si può assaggiare l'acqua proveniente dall'acquedotto
dello Zumpo in Sila, leggera e dissetante; lungo il corso Telesio
si trovano la Casa delle Culture e il Duomo del 1100, mentre su
uno dei sette colli (il Pancrazio) si staglia la figura del Castello
Svevo, imponente fortezza anch'essa millenaria che fu roccaforte
di Federico II di Svevia, lo "Stupor Mundi", imperatore-magnate
profondamente innamorato della città.
Il Duomo di Cosenza santuario della Vergine S.S. del Pilerio, si
trova nel cuore del centro storico, su piazza duomo, adiacente a
C.so Telesio. Fu Costruito intorno alla metà dell' XI secolo. Riedificato
dopo il terremoto del 1184, venne riconsacrato nel 1222. Grazie
alla sua storia quasi millenaria, il duomo vanta più stili architettonici.
La biblioteca nazionale e i conventi di San Gaetano e San
Domenico con le relative chiese. Interessante è anche Palazzo Arnone
sul colle Triglio, ex sede del Tribunale, e del carcere, ora restituito
all'antico splendore e trasformato in sede della Galleria Nazionale,
presso la quale è possibile ammirare l'originale icona della Madonna
del Pilerio protettrice di Cosenza e la Stauroteca, preziosissima
croce-reliquiario donata da Federico II alla città in occasione
della riconsacrazione della Cattedrale (1222). Ancora in corso i
lavori al Complesso Monumentale di Sant'Agostino, che ha già ospitato
la mostra Opere della Collezione Bilotti - da Picasso a Warhol e
che sarà la sede del costruendo Museo dei Bruzi. La Chiesa del Santissimo
Salvatore è una chiesa della città di Reggio Calabria. Sorge nel
quartiere Tre Mulini, nei pressi di Palazzo Campanella, sede del
Consiglio Regionale della Calabria. Fu eretta dall'arcivescovo mons.
Carmelo Pujia, con decreto del 21 maggio 1930, che fu denominato:
smembramento, trasferimento ed aggregazione, traendo il titolo ed
beneficio del Santissimo Salvatore dalla località di Trizzino in
Terreti.